sabato 31 dicembre 2005

Bilanci e classifiche 2005


Posto oggi le top lists del 2005, per non cominciare l'anno guardando nello specchietto retrovisore. E' stato un anno memorabile, sono piuttosto soddisfatto, ho raggiunto molti obiettivi e mi sono tolto qualche soddisfa. Ma il prossimo sara' ancora meglio. Sempre meglio.
Allora, ho "acquisito" 45 cd, visto solo 41 film (di cui BEN 8 al cinema), letto (per intero) 22 libri, quasi 2 al mese, non male, nonostante l'orario di lavoro e due bambini piccoli.
I cd piu' ascoltati
Afterhours, Ballate per piccole jene
Bob Mould, Body of song
The Clash, tutto
Ligabue, Nome e cognome
The Evens, omonimo
John Coltrane, Ballads (in libreria...)
Bob Dylan, gli anni 60
Oasis, Morning glory
Bauhaus, raccolta
Le canzoni piu' emozionanti
Social distortion, Dear lover
Afterhours, Quello che non c'e'
Aretha Franklyn, I say a little prayer
Byrds, Turn turn turn
Ligabue, Giorno per giorno
Green day, Wake me up when september ends
Richard Hawley, Coles corner
Marlene kuntz, Bellezza
U2, Sometimes you can't make it on your own
Radiohead, No surprises
I film piaciuti tanto
Se mi lasci ti cancello
Volevo solo dormirle addosso
24hourpartypeople
Lost in translation
La tigre e la neve
Fantozzi
I fantastici 4
Mystic river
Ricordati di me
Caterina va in citta'
La televisione
Quello che gli uomini non dicono
Desperate housewives
Parla con me (Dandini)
Brand:new
Avereventanni
Markette
Velisti per caso
Coupling
Mai dire lunedi'
I libri letti preferiti
Abreu, Come diventare un malato di mente
Schellenbaum, La ferita dei non amati
Kennedy Toole, La Bibbia al neon
Pasquinelli, La vertigine dell'ordine
Barthes, Frammenti di un discorso amoroso
Luzi, poesie
MacMahon, Analizza te stesso
Le cose
Il videofonino
I Rayban neri
La giacca di pelle
L'organizer elettronico
Le clark nere
Food, drinks, drugs
Caffe' solubile
I panetti del Gallese
Rescue remedy
Frutta e verdura di Gianni
Ristorante Vittorio a Sottoripa
Gelato al pistacchio piazza delle Erbe
Magic moments
Pejo, 2400 metri
Stintino
Registrare il nuovo disco
La reunion dei caccalli
Al cinema coi figli
Anniversario al Rustegu
Cena con Aldo
Pranzo con Enrico
Cinese con Marcello
Piscina+idromassaggio alla Virgin
Radio Feltrinelli
I negozi
Disco Club
Mediaworld
Ikea
Ekom
Decathlon
Celio
H&M
cd usati piazza Banchi

giovedì 15 dicembre 2005

Come se stessi per morire


Molti manuali di autoaiuto e pensiero positivo suggeriscono di fare le cose, viverle come se fosse l'ultima volta, o perlomeno con la consapevolezza che potrebbe esserlo. Questo atteggiamento servirebbe a godersi di piu' tutto quanto, ad apprezzare, essere grati. SARA'. A me sembra solo una sensazione di morte permanente, immanente, che genera solo ansia e paranoia. Ok apprezzare ed essere grati di tutto, pensando a chi e' piu' sfigato, ma "vivere cosi' non somiglia un po' a morire? Tutto fa un po' male" (Afterhours). Anche io quest'anno ho avuto una mania di recupero/riordino del mio passato (vecchi amici ritrovati e riscoperti, per esempio), e ho avuto la sgradevole sensazione di PREPARARMI a qualcosa, mettere a posto tutto, essere pronto, ma per cosa poi? No, non voglio vivere cosi'. Mi e' sempre mancata una progettualita' esistenziale, questo si', ma voglio vivere/fare cose per il gusto di farle, vivendole dentro, e non "prima che sia troppo tardi". Non sono Joey Ramone. Non preoccupatevi di me, comunque. STO BENONE. Ricordate la vecchia canzone dei Lost? "Giorno per giorno, domani e' ieri e forse e' mai"...

Maledetto Natale


Tutti gli anni la stessa storia. Il Natale mi fa male, mi esaurisce, mi distrugge. Anche prima di lavorare in libreria, non l'ho mai sopportato, i regali, le magnate, gli spot strappalacrime, le lucine, il presepe. Sara' una coincidenza fortuita il fatto che a fine anno ci sia il picco massimo di suicidi? Un tempo risolvevo magnando e bevendo a bestia, ora no, lo guardo in faccia con un ghigno fra il disperato e il diabolico. Meno male che ho due bambini che me lo hanno fatto un po' rivalutare (per loro e' una cosa magica, se si tiene in vita il Mito di Babbo Natale). In giro c'e' un'aria che si taglia col coltello: nervosismo, affanno, frustrazione, una tensione direi cosmica, forse astrologica. Non vedo l'ora che sia il 7 gennaio. Buone feste (sic) a tutti!

mercoledì 14 dicembre 2005

Quello che non c'e'


Non ho molto da aggiungere a questa canzone per me epocale. Dedicata ad Aldo, Lalla, e tutti quelli che ci si possono vedere. Grazie, Manuel e Afterhours.

Ho questa foto di pura gioia
E' di unbambino con la sua pistola
che spara dritto davanti a se
a quello che non c'e'
Ho perso il gusto, non ha sapore
quest'alito di angelo che mi lecca il cuore
ma credo di camminare dritto sull'acqua e
su quello che non c'e'
Arriva l'alba o forse no
A volte cio' che sembra alba non e'
ma so che so camminare dritto sull'acqua e
su quello che non c'e'
Rivuoi la scelta, rivuoi il controllo
Rivoglio le mie ali nere, il mio mantello
La chiave della felicita' e' la disobbedienza in se
a quello che non c'e'
Percio' io maledico il modo in cui sono fatto
il mio modo di morire sano e salvo dove m'attacco
Il mio modo vigliacco di restare sperando che ci sia
quello che non c'e'
Curo le foglie, saranno forti
se riesco ad ignorare che gli alberi son morti
ma questo e' camminare alto sull'acqua e
su quello che non c'e'
Ed ecco arriva l'alba, so che e' qui per me
Meraviglioso come a volte cio' che sembra non e'
fottendosi da se, fottendomi da me
per quello che non c'e'
(Manuel Agnelli, 2002)

martedì 13 dicembre 2005

Singing in the rain?


L'altro giorno un barbone mi ha detto di tutto a urla (pezzo di merda, fascista, sic, bastardo) perche' non gli facevo lo sconto. Che se lo meritava, puzzone schifoso. Intervenuto a difendere dai suoi sproloquii una mia collega, l'ho servito con tutti i crismi possibili, come se fosse una persona normale, intendo. E lui mi offende! Sono quei momenti in cui mi viene in mente la scena di "Singing in the rain" in Arancia meccanica. Una voglia di violenza da sfogare per non implodere. Pero' ci tratteniamo, passiamo oltre, minimizziamo, noi persone civili, progressiste, illuminate, corrette. E cosi' ci viene minimo l'ulcera. Forse dovrei cominciare boxe. O comprarmi un sacco su cui sfogarmi, dopo certe giornate. Viuleeenza! C'e' poco da ridere...

mercoledì 7 dicembre 2005

Sono ottimista


"La vertigine non e' paura di cadere ma voglia di volare" (Jovanotti ogni tanto...).
Sono ottimista, io. Se non fossi ottimista, ossia se non pensassi che la vita, il mondo, le cose, le persone, che tutto insomma non potesse migliorare o essere migliorato, beh, me ne sarei andato gia' vent'anni fa. Va meglio, andra' meglio, sempre. Chiaro? E ora avanti, cercando di sorridere e ridere il piu' possibile.

lunedì 5 dicembre 2005

Patti Smith da Celentano


Ma l'avete vista Patti Smith da Celentano? Entrata in silenzio sul palco, ha cantato con passione "Because the night" con una gigantografia di Pasolini alle spalle. Mi sono venute le lacrime agli occhi, e mi son fatto il segno della croce! Poi ha dato una lezione di religiosita'/pace/arte che ha lasciato di sale l'Adriano nazionale (uno degli uomini piu' sopravvalutati del secolo scorso, e dopo 30 anni non sa ancora le parole dei classici di rock'n'roll, canta tutto in lingua "Prisencolinensinanciusol", un ignorante, simpatico e casinista, ma pur sempre un personaggio da bar sport). Ricordo quando ascoltai Horses per la prima volta, una rivelazione. Forse era troppo colta per un fan dei Ramones della prima ora come me, ma poi mi e' rimasta, eccome. E anche a Michael Stipe, Bob Mould...In questi giorni c'e' una bellissima mostra di Mapplethorpe, www.mapplethorpetorino.it,
con alcune sue foto (pensa te che coppietta, Robert M. e Patti S., giovani artisti a New York negli anni 70...).
Non dimentichiamo neanche che "Ask the angels" era una ottima cover dei grandi Lost (Genova 1986/1991, RIP).

La crisi dei 40 anni


Non sento altro. Una processione di amici e conoscenti passano in libreria ed esternano la loro crisi, come persone e come coppia. Alcuni spot? "Mi ha cacciato di casa", "Non si fa mai abbastanza", "Col passare degli anni il modo di pensare di uomo e donna divergono sempre di piu'", "Che palle! Ma meglio cosi' che becchi", "Non ti sposare, e se ti sposi trova una moglie a cui piace il c....", "La vita da sposati lo fa diventare mollo", "Mi sono reso conto che tutto quello che dedicavo a me stesso erano 90 centesimi: il caffe' della mattina", "I figli uniscono la coppia: ci pensi due volte prima di separarti, ma se non fosse per loro...". I 40 anni di vita, i 10 anni di coppia mi sa che sono una specie di giro di boa. Peccato che quasi tutti annaspano, affogano, o nuotano via. C'e' chi si compra la moto, chi si fa crescere i capelli ;-), chi sparisce nel nulla, chi si butta nello sport, chi diventa buddhista di seconda mano, chi impazzisce proprio.
Momentaccio per i maschi 40enni sensibili (stanno meglio gli stronzi) e umanamente corretti.
Il problema e' che non si trova il tempo per consolarsi con amici, musica, cinema, libri. La notte e' piccola per noi, troppo piccolina...

venerdì 4 novembre 2005

Ian McKaye a Genova!


Ian McKaye, cazzo. Un sabato sera, alla sala Carignano! Quello dei Minor Threat, quello dei Fugazi, della Dischord! Visitate www.dischord.com, che classe. E ora degli Evens, lui alla chitarra "baritonale", Amy Farina (bravissima) alla batteria, essenziali ed emozionanti. Luci accese in sala, rapporto alla pari col pubblico, me lo sarei portato a casa, un amico! Alla fine del concerto (che lui chiama incontro, gathering) si e' messo a vendere i cd sotto al palco. Purtroppo il contatore della babysitter girava e son dovuto scappare, avrei voluto stringergli la mano, farci una foto insieme. Un mito. E che musica. Ma e' l'aspetto umano quello che mi ha piu' esaltato, il suo modo di intendere il punk anche senza fare casino o avere la cresta. Penso che lo Straight Edge che lui fra i primi divulgo' abbia salvato delle vite, perlomeno evitato numerose tossicodipendenze, fra i punk. E poi la coerenza e la semplicita', tutti valori che nella musica "rock" sono un po'sottovalutati, presi per il culo. Ok cazzeggiare, divertirsi, rockenroll, ma bisogna anche prendere qualcosa sul serio, nella vita, senza perdere il senso dell'umorismo e dell'autoironia. Senza diventare preti o nazisti. O buddisti rompicoglioni.
Un grazie a disorderdrama (Matteo!), spero/penso che ne sia valsa la pena.

lunedì 17 ottobre 2005

La notte dei Caccalli

E'stato bellissimo. Dopo un vortice di mail da tutta Italia ci siamo ritrovati, noi "Caccalli della SIP" che 20 anni fa ci riunivamo sotto il grattacielo di Brignole per andare a gozzovigliare, allo Psyco, al Coccodrillo, ad accompagnare le gesta del Dottor Putro, a suonare con Crapping Dogs, Zincoblenda, Lost, Tupelo Twins, a farci due risate rigorosamente politically Scorrect, a condividere sfighe, rabbie e frustrazioni, ridendoci sopra.
Proprio quando stavo per postare una mia sensazione di solitudine crescente col passare degli anni, ecco una serata che ha ridato senso alla parola amicizia, una strana alchimia emotiva che scalda il cuore. Non dimentichero' i sorrisi e le risate di venerdi' scorso. Peccato per l'assenza di Adolfo e Cappanera, ma ci sara' un sequel entro natale, credo. Spero. Vero?

venerdì 7 ottobre 2005

"Agli amici" di Franco Fortini (1957)

Si fa tardi. Vi vedo, veramente
eguali a me nel vizio di passione,
con i cappotti, le carte, le luci
delle salive, i capelli gia' fragili,
con le parole e gli ammicchi, eccitati
e depressi, sciupati e infanti, rauchi
per la conversazione ininterrotta,
come scendete questa valle grigia,
come la tramortita erba premete
dove la via si perde ormai e la luce.
Le voci odo lontane come i fili
del tramontano tra le pietre e i cavi...
Ogni parola che mi giunge e' addio.
E allento il passo e voi seguo nel cuore,
uno qua, uno la', per la discesa.

Un grazie a Fabrizio Podda del Centro Studi Franco Fortini di Siena che mi ha reperito questa meravigliosa poesia, introvabile in intranet (e il libro che la conteneva e' esaurito). Spero che cosi' ora si trovi. Bella, eh? Volevo stamparla e darla ai vecchi amici del Caccallo Day 2005 (a proposito, meno 7 giorni!), ma forse e' piu' adatta a un funerale, scena tipo il film Il grande freddo, o Quattro matrimoni e un funerale. Me l'aveva fatta conoscere, ma in una occasione lieta, quel giovialone del mio testimone (in tutti i sensi) Aldo. Un saluto a tutti gli amici, vicini e lontani. Come direbbe il protagonista del cult-movie "Volevo solo dormirle addosso": Complimenti, vi stimo molto.

lunedì 26 settembre 2005

Siamo come quello che mangiamo

Un libro che mi ha colpito e influenzato molto e' "Cibo per la mente" dei coniugi Miller, ed. Macro (www.macroedizioni.it). Riassumendo, quello che mangiamo influenza non solo la nostra salute ma anche il nostro carattere e la nostra psicologia. Ci sono cibi "contrattivi" ed "espansivi", tutto sta nel trovare l'equilibrio nel mezzo, e mangiare cose piu' naturali (e insapori, mi sembra), e in quantita' ragionevole. Per esempio se mangio tanta carne sono/divento aggressivo e incazzato. Mah! Ho conosciuto vegetariani stronzissimi. Che dire allora di quei sardi ultracentenari che mangiano solo carnazza, formaggiazzo, vinazza e superalcolici (mirto e filoferru), che stanno da dio (non per nulla li studiano scienziati di tutto il mondo, che non sia qualcosa di genetico). E poi ci si ritrova con una pericolosa attrazione per il digiuno mistico, perche' meno mangio meglio penso, meglio mi comporto, questo e' poco ma sicuro. Il pericolo pero' e' diventare ossessionati/ossessivi, l'anoressia, la bulimia, l'esaurimento nervoso. Lasciamo perdere, va.

mercoledì 21 settembre 2005

Caccallo day 2005, fra poco

A ottobre si terra' la reunion/convention dei Caccalli, quegli sfigati-casinisti-rockettari che si vedevano la sera sotto al grattacielo della SIP, alcuni non si vedono da 15 anni. Mangiata in trattoria sui monti, sbronza molesta, partita a boccette...come andra' a finire? Effetto Amici miei? Effetto Leva del 1964? Effetto riunione compagni di scuola? Avremo cose da dirci? O riproporremo i nostri personaggi caricaturali: l'ingenuo, lo zozzone, il cinico, lo stupito, il saggio, l'ulceroso, l'entusiasta, l'esoterico...solo invecchiati e stanchi? A giudicare dalle mail, sotto sotto quei Caccalli sono ancora dentro a tutti. Ci si divertiva con poco... Mamma, che discorsi da vecchio!

giovedì 1 settembre 2005

Stagioni, scarpe, stile

Un post frivolo che starebbe bene su Euston Station, http://eustonstation.blogspot.com, (solo che li' nascerebbe un dibattito) e ai cultori del fetish: la stagionalita' delle scarpe. Oggi e' il primo settembre, e mi sento autorizzato, anzi in dovere, di sfoderare le clark nere. La stagionalita' e' la seguente: autunno=clark, inverno=dr.martens, primavera=clark, estate=converse o adidas nere. Non esistono altre scarpe ammissibili, per me. Una volta ho detto a mia moglie "Quando mi vedrai con delle scarpe di legno arancioni disprezzami e lasciami". Mi sono gia' evoluto, perche' fino ai 30 anni era dr.martens tutto l'anno! C'e' da dire pero' che sto in piedi e cammino per 8/10 ore al giorno, e le clark sono come essere in babbucce da ricovero geriatrico. Comunque le clark sono uno stile mod/anni 60, e NON Nanni Moretti/Guccini, chiaro?!

lunedì 22 agosto 2005

Bob Mould

E' uscito, e sto consumando, il nuovo disco di Bob Mould, che per la mia vita è un personaggio fondamentale, fin dai tempi di "Zen arcade", monumento punk evoluto i cui testi parlavano...di me (20 anni fa!). Il loro concerto che vidi a Torino fu storico, travolgente. Erano i tempi di "Warehouse", il disco sull'onda del quale ho iniziato a scrivere canzoni. Poi venne la dolente carriera solista, i "Poison years", e anche lì la mia vita, il mio essere aveva un riflesso, un suono, una voce. Poi il progetto Sugar, più power-pop, entusiasmante. Infine i dischi tutto-da-solo, tutti emozionanti, tranne "Modulate", un po' pasticciato nella sua elettronica. Nell'ultimo "Body of song" troverete cavalcate che i Foo Fighters non riescono a fare, ballate che i REM non sanno più fare, a parte due pezzi in stile Modulate, meno convincenti. Last but not least, ho iniziato a bloggare dopo aver visitato il blog di Bob, bellissimo (http://modulate.blogspot.com). Basta e avanza per considerarlo una delle persone più importanti della mia vita, direi.

domenica 21 agosto 2005

Ciapaquay news estate 2005

Sta proseguendo, con tempi alla Pink Floyd, la realizzazione del cd sulle poesie di Pavese. Convocato il vecchio Paolo Mileo, bassista dei Crapping Dogs (a proposito, sempre in preparazione il cd retrospettivo 1981/1985), e anche, udite udite, gli Echo Art (www.echoart.org): Michele, Davide e Chiara contribuiranno a modo loro alla bellezza di queste sette canzoni. I miei tempi, ripeto, sono mooolto dilatati, ma non ho scadenze! Comunque sara' pronto entro l'anno. Ha partecipato anche Andrea Frascolla con la sua ineffabile Fender. Chi vivra' sentira'. Lo mando a qualche etichetta (Manifesto, Storiedinote, Mescal), ma sono gia' predisposto all'autoproduzione. Sara' una sciccheria. Poi pero' il disco dopo torno al casino veloce e distorto.
Gia' , ho bell'e che pronti altri tre dischi: uno veloce-distorto (magari da realizzare coi Lost), un tributo acustico ai Joy Division ("La divisione della gioia", testi tradotti in italiano, struggente), e uno in cui musico le filastrocche di Tim Burton.
Inoltre suonero' la batteria nel cd solista di Dario "Formica atomica", L'esperimento del Dottor K, genere primi Misfits, in italiano. E poi c'e' sempre in ballo la reunion dei Crapping Dogs in occasione dell'uscita del cd. Dove trovo il tempo? Non lo so. Lo trovo e basta.

giovedì 4 agosto 2005

Snuppy e Frunco Zoio

I coreani hanno clonato, anzi taroccato un cane e come te lo chiamano? Snuppy! Tamarri! Forse e' per dribblare il copyright, ma che sfigati. Ora aspettiamoci Rin Ton Ton, Lessy, Maresciallo Rox...maddai! Il tarocco e' un'arte, un culto trash: non dimentichero' mai la linea sportiva Addas, i jeans Devis Crauss (giuro, sono esistiti). Bisognerebbe collezionarli, certi capolavori. Chiedero' a Labranca.
E un bel Frunco Zoio? L'idea di avere un tarocco che si ammala, si fa il culo e si rompe i coglioni al posto mio e' molto affascinante! Peccato che lo stesso potrebbero fare gli stronzi. Beh, molti forzisti non sono gia' un taroccamento di Berlusconi? E migliaia di gallinelle non sono un tarocco delle Veline? E i ragazzini dei calciatori?
Meglio che non sia ancora possibile la clonazione di se stessi, va. Ma essere se stessi e' molto difficoltoso, in questa societa'.

venerdì 29 luglio 2005

I messaggi del corpo

Da quest'inverno soffro di mal di schiena, che mi viene se sto molto seduto o se dormo male. Ero anche rimasto bloccato, 'na roba allucinante. "Il corpo non mente", "I segnali del corpo", "Il linguaggio del corpo": tutti bestseller. "Dovresti fare yoga, sei tutto contratto, hai un diaframma di legno" (poi vado a yoga e mi incazzo).
Insomma, cosa vuole dirmi 'sto corpo che cerco di preservare dalla decadenza? E' come una macchina che guido, un mezzo di trasporto della mia anima? O devo farne un tempio, una villa sul mare, un museo?! Intanto mi tolgo da Virgin Fitness Fiumara, tanto non ci vado mai. Pero' devo correre, camminare, fare moto, gotta keep it going. Chi si ferma e' perduto. O gli viene il Parkinson, come mio nonno e mio papa'.

martedì 12 luglio 2005

Gli attentati a Londra

Il 7 luglio ho passato due ore di paura: come forse sapete ho amici e parenti (la cognata Annalisa) in quella amata citta', e non si riusciva ad avere notizie, dopo le esplosioni. Grazie al cielo nessuna tragedia ci ha toccato. E ora? Ora tocca all'Italia, e' una sensazione che serpeggia forte, magari subito prima delle prossime elezioni, come in Spagna, c'e' da scommetterci. Se abitassi a Roma o Milano sarei meno tranquillo del solito, dal 7 luglio. Ma cosa si puo' fare, niente, affidarsi al destino, al caso, alle coincidenze fortunate. Perche' questo e' un terrorismo non prevenibile, DIY, individuale, privato: ti carichi di esplosivo in casa, e ti fai saltare in aria con un gesto. Quanti ce ne sono pronti a un simile gesto? Io penso tanti, e nonsolo per fanatismo religioso, anche per vendetta e rivalsa: quanti morti civili innocenti abbiamo fatto noi "buoni" occidentali, per mettere le mani sul petrolio che hanno laggiu'? Provate a informarvi, e vi vergognerete.

domenica 10 luglio 2005

Too old to rock'n'roll...

...but too young to die! Ieri botta di vita: festival Goaboa, per rivedere per l'ennesima volta gli Afterhours, che si confermano il gruppo rock numero 1 d'Italia. La voce di Manuel e' sempre piu' impressionante come capacita'. Peccato per il basso che faceva bum bum senza che si capissero le note. Mi sono beccato anche i Marlene Kuntz, prigionieri del loro cliche' CSI+Sonic Youth, due palle cosi', a parte la canzone "Bellezza", che infatti non sembra loro! C'era anche Anthony, che ha incantato con la sua voce e la sua attitude semplice e tenera, anche se il contesto non gli era molto congeniale "Hope there's someone" ha commosso molti.
Mi sa che sono diventato vecchio per i concerti in piedi: ho passato il tempo a schivare nervosamente pinte di birra e persone in stato di ubriachezza molesta, chissa', forse ero anch'io cosi' 20 anni fa, che brutto! Prossimi concerti: seduto in platea da anzianotti. I giovanotti puzzano e fanno i deficienti. Ma i peggio sono i quarantenni che sono ancora giovanotti per tutta la vita, penosi. Mamma mia, come sono invecchiaaaatooo!

mercoledì 6 luglio 2005

Sono sui giornali!

Finalmente iniziata la mia presenza sulle pagine del Mucchio con "L'angolo del libraio", che soddisfazione. Dalla Feltrinelli nessun feedback, figurati, comunque poi e' un mio spazio personale, privato, non certo in quanto dipendente Feltrinelli.
Sono anche su un'altra rivista, Speciale Punk, con foto e intervista nella sezione "Three minute hero", in cui parlo del mio passato (sempre vivo) punk coi Crapping Dogs. Troooppo famoso!
La piccola peste Matteo ha commentato: "Papa', ma FACEVI IL ROCKEBOL?"...

lunedì 4 luglio 2005

Tutto e' bellissimo (a S'Agaro')

YEAH! Ho ricaricato le pile! Vacanze bellissime. Una rivelazione sorprendente (avevamo prenotato su internet...). Tutto bello, tutti simpatici, con quella buffa lingua spagnola-sarda-francese. Ci torno, quasi sicuramente, l'anno prossimo. La localita' era appartata e tranquilla, per famiglie, niente discoteche e locali come Lloret, Tossa, Platja d'Aro. Mare quasi da Sardegna, cibo ottimo (ingrassato di 3 chili, ehm, sapete, la pensione completa a buffet...), bei posti (Girona, Tossa, ma abbiamo rinunciato a Barcellona, Matteo e' ancora proibitivo per le gite "culturali"), viaggio non drammatico (850 km ma dritti e facili), rapporto qualita'/prezzo incredibile. Al ritorno Alessandro piangeva...e anche io e Luana avevamo il magone. Ma ci torniamo, fisso. Ce lo meritiamo. Perche' l'Italia non comincia ad assomigliare un po' alla Spagna anziche' alla Turchia, per piacere?

lunedì 13 giugno 2005

Tutto e' difficile

Sto per partire per le ferie, quest'anno, se tutto va bene, Costa Brava, S.Agaro', www.ghthotels.com/ita/hotel_sgenerals.asp. Come ogni anno, da sempre, una fatica, una sofferenza, anche solo avere le ferie in contemporanea a mia moglie (dato che le mie le devo fissare a febbraio, sic, e lei no). Un po' di esaurimento nervoso, il caldo, l'auto da preparare, i documenti per i bambini (ore di coda, mandati da un ufficio all'altro invano), possibile che tutto sia difficile, penoso, amaro? Sono stanco, quasi stufo. Vai di Rescue remedy, Arsenicum, caffe', training autogeno...ma e' dura, dura e brutta. La conoscete questa canzone?
"Tutto e' difficile, tutto fa male
e sembra impossibile
riuscire a continuare cosi'
Le burocrazie, le cattiverie
le ipocrisie, le intemperie
Questa e' la vita, questa e' la tua citta'
Falla finita, questa e' la societa'
Cosi' ci si aggrappa all'amore
le cose belle, i bambini, il sole
ma sono cose cosi' rare da trovare
e anche loro fanno male, fanno male
Tutto e' difficile"
E andate a risentirvi anche "Tutto fa un po' male" degli Afterhours.
Buona estate a tutti.

lunedì 6 giugno 2005

La morte e il cazzeggio

Ma perche' divento cosi' cazzone e stupido, davanti alle brutte situazioni, tipo amiche che stanno molto male? Sempre fatto cosi': il dolore e la morte mi rendono spiritoso, stimolano il mio umorismo nero (sembro un coglione, insomma). Poi chiedo scusa, sono un noto gaffeur, ma e' proprio un atteggiamento, una reazione quasi chimica. Un po' come quei funerali (in Sardegna) che diventano poi delle feste che si magna e si beve e si (sor)ride, li ho sempre adorati. Anche il mio vorrei si trasformasse in un party, festeggiare la vita, altro che mugugnare e piangere per la morte. Tanto morire si deve, prima o poi, tanto vale sorridere nel frattempo, noi sopravvissuti. E sopravviventi.

giovedì 2 giugno 2005

Ciapaquay news maggio/giugno 2005

Ehm...ferme le registrazioni del disco sulle poesie di Pavese: il bassista ha l'ulcera e un sacco di casini, una cantante incinta ricoverata in ospedale, il chitarrista si e' rotto un dito giocando col figlio...sara' mica un cd "maledetto"? D'altronde cosa mi potevo aspettare, da un tipo come Pavese...Si riparte a luglio, gia' fatte batteria e chirarre acustiche. Vediamo se ce la facciamo. Stasera invece riunione dei Crapping Dogs per decidere i brani da mettere nel cd antologico "definitivo" prodotto da Fritz Barile, roba commovente (1983/85), intensa con rabbia. Non e' esclusa una reunion dal vivo per presentare il cd, quando uscira'. Nostalgia canaglia...

mercoledì 25 maggio 2005

La recensione perfetta

Sull'ultimo numero di "World music" (!) compare la seguente recensione del mio disco "Le canzoni nel cassetto", io di meglio non avrei saputo dire:
"Un tempo Franco Zaio era un galvanizzante vocalist che potevi trovare in giro, nei locali genovesi, a cantare con rabbia e dolcezza di un futuro possibile e decente, un futuro annidato nel "no future" che una generazione in nero non sapeva vedere. Sono passati tanti anni, Zaio non ha piu' una band intorno, ma non si estingue il fuoco della sincerita', anche se non ci sono piu' palchi ad accoglierlo: 44 ore di lavoro in studio, registrando uno strumento alla volta, il basso, la batteria, la chitarra, qualche tocco di tastiera; su tutto una voce che aveva voglia di tirar fuori antiche rabbie, nuove dolcezze, inediti smarrimenti per un mondo cambiato, e in peggio. Ascoltate queste canzoni autentiche come un pugno o una carezza, dedicate a Joe Strummer e Joey Ramone. E ascoltate Something must break, nobile ditta Joy Division, per capire quanto senso abbia ancora oggi."
Non ho altre parole, dice tutto lui. Come minimo gli dedico il prossimo cd, a Guido Festinese. Una botta di incoraggiamento esterno ogni tanto fa un gran bene. Alla facciazza di chi non ha saputo o voluto sentire-apprezzare-capire.

martedì 17 maggio 2005

L'importanza dei Clash

L'altro giorno ho rispolverato il primo dei Clash, e mi sono reso conto di quanto siano stati importanti, non solo per me. Comprai il 45 giri di con White riot/1977 quando usci', e fu uno shock. Andavo alle medie, qualcosa del punk aveva fatto vedere Arbore all'Altra Domenica, Michel Pergolani, ricordate? Bene, io e il mio amico Geppi Sanna (che poi formo' i mitici Punk Sound Against, PSA) ci vestimmo da punk per andare a una festa in una mansarda, una domenica pomeriggio: pantaloni di finta pelle, magliette strappate, svastica, capelli in piedi, tenore etilico alto, il 45 giri da mettere. E mi ricordo i "compagni", Ah ma siete nazisti, ma vaffanculo. Sparammo nel bel mezzo della discomusic quel dischetto, scatenandoci in un pogo selvaggio, e tutti che ci guardavano come pazzi/drogati/poveri scemi. La vita, mia e di molti, non fu piu' la stessa. I Clash mi hanno insegnato/trasmesso tantissime cose, gia' nel primo disco c'e' tutta una vita: l'orgoglio della sottocultura (Clash City rockers), il rifiuto del mito USA (I'm so bored), il reggae da combattimento (White man e Police and thieves), la voglia di suonare in una garageband , l'insofferenza per il mondo del lavoro (Career) e della legge (I fought the law), la crisi d'identita' (What's my name), il controllo sulla creativita' (Control), l'energia, la gioia e la violenza del punk-rock (White riot e' proto-hardcore!), la passione (come dimenticare quando Joe Strummer dal vivo attacco' urlando "Milano's burning, London burns" al concerto del 1980, che, merda, non trovai nessuno che ci veniva, fra i miei compagni di scuola a Biella)...
E poi le lotte internazionali, un marxismo un po' approssimato e cialtrone, il rap, l'hip-hop, la musica nera (Sandinista e London Calling sono enciclopedie!), il dub...
Li rividi a Genova, periodo This is England, belli scoppiati, deludenti, invasione di palco...
Restano un mito luminoso. Soprattutto Joe e Paul. Una generazione ha avuto i suoi Beatles e Stones fusi in una band sola, che meraviglia. Rimpiango quella energia, quella sensazione di cambiare il mondo, di essere run rivoluzionario (comunque la pula mi fermava tutti i giorni, quando mi vestivo da punk, negli anni 80...che tempi).
Tuttora riascoltare i Clash mi da' carica ed energia, mentre faccio i letti prima di andare a lavorare...ha ha ha.
Un bel sito e' www.radioclash.it.

venerdì 6 maggio 2005

Beppe Grillo

Ieri sono andato a vedere Beppe Grillo, che e' sempre un evento. E' stato grande, ma io non riuscivo mica tanto a ridere: nelle cose che diceva, nelle informazioni che dava, c'era ben poco da ridere. Io non lo trovo piu' un comico, come invece fa la Genova-bene-abbronzata che va a vederlo per farsi due risate per come te le racconta...Lodevole la sua strigliata a Genova: giocando "in casa", temevo un clima di complicita', e invece no. "Altro che citta' turistica: la verita' e' che ci stanno sui coglioni tutti", grande verita' sui genovesi. E' il colmo che certe informazioni su finanza, ambiente, la rete, dobbiamo averla da uno dello spettacolo. Comunque ormai la sua funzione e' molto piu' politica che di intrattenimento. Se la cosiddetta sinistra propugnasse anche solo la meta' delle sue tesi...Visitate www.beppegrillo.it, ci sono anche i commenti agli show, e' un blog. Tra biglietti, babysitter e spuntino ho speso 100 euro, ma questo e' un altro doloroso discorso...

sabato 30 aprile 2005

Ma perche' un blog?

Diversi amici criticano/non capiscono il mio tenere un blog (per altro cosi' low-tech e poco estetizzante). E io vi sparo il Mario Perniola (Contro la comunicazione, Einaudi): "La comunicazione e' l'opposto della conoscenza. E' nemica delle idee perche' le e' essenziale dissolvere tutti i contenuti. L'alternativa e' un modo di fare basato su memoria e immaginazione, su un disinteresse interessato che non fugge il mondo ma lo muove".
Ciapa li'! Sembro naif? No, lo sono, e voglio esserlo.

Svuota-cestino dell'anima

Ha ragione il mio vecchio amico Marcello: purtroppo non abbiamo la funzione "svuota cestino" nelle nostre anime. Cosi' ci scaviamo dentro, e piu' andiamo a fondo e piu' spazzatura troviamo: veleni, rifiuti tossici, scorie radioattive, delusioni, umiliazioni, rabbie inespresse, amori buttati, cose non dette, sogni non realizzati, progetti non compiuti...Ed e' tutta roba non riciclabile, altro che "Recycle bin"! O forse si': si possono buttare fuori, esprimerla artisticamente/culturalmente: con musica, fotografia, pittura, cinema, poesia, danza...Oppure bruciarla annichilendosi fisicamente, con lo sport, oppure col sesso, e fare del corpo un tempio, non una discarica (ben camuffata).
Forse si sta meglio ad essere un po' piu' superficiali. Come diceva quel tipo di Lu, i tre piaceri della vita sono nella pelle: riempirla, svuotarla, farla andare su e giu'. Burp! Salute!
Com'era la canzoncina? "Voglio un pensiero superficiale che renda la pelle splendida / Passo le notti nero e cristallo a sceglier le carte che giocherei / A maledire certe domande che forse era meglio non farsi mai" (Manuel Agnelli, o' filosofo). A proposito: il nuovo disco degli Afterhours e' gia' uno dei top del 2005, in casa Zaio. Anche Luana lo ascolta ripetutamente: dovrei preoccuparmi? No, anche perche' e' uno dei momenti di maggiore felicita' della nostra coppia. Comunque adesso esce il nuovo Oasis, e la festa continua! Sex and love and rock'n'roll, is all my brain and body need...

venerdì 29 aprile 2005

Ciapaquay news aprile 2005

Proseguono le registrazioni del mio nuovo cd, quello basato su alcune poesie di Pavese, autorizzato dalla Einaudi. Sette pezzi, il basso lo suonera' Pino Parello, qualche chitarra Andrea Frascolla, ci sara' un intervento da Siracusa di Ezio Minafra, un pezzo lo cantera' la Francesca Pongiluppi degli Anais, io sto facendo tutto il resto (batteria, chitarre varie, rumori, voci, tastiere). Sta uscendo una roba...sorprendente, sentirete. Un pezzo suona molto primi Cure, uno molto Velvet Underground, uno molto REM...con le parole di Pavese trasformate in canzoni, oibo'!? Stavolta almeno non mi diranno che i testi sono banali!
Come alcuni sanno, e' una cosa che faccio soprattutto per me stesso. C'e' chi si compra la moto, c'e' chi gioca a calcetto, chi fa dei viaggi, chi si droga: io faccio cd. E' un hobby sano, mi sembra, forse un po' solipsistico, ma pazienza. Tanto che non so che diffusione dargli, ne sono molto geloso/orgoglioso, tollero male le critiche! Poi per curiosita' qualche copia la daro' ai negozi, ma non ne regalero' manciate come coi precedenti. Sono tutti fans e compiacenti, se il cd e' regalato.
La Ciapaquay Records si rifara' viva a maggio.
Ciapaquay= termine in dialetto luese per definire persona che "cerca di acchiappare le quaglie", dedita a attivita' difficili, inconcludenti e apparentemente insensate, giudicata quindi da tutti come perditempo e sciocca. Ah, la saggezza popolare dei paesielli sulle colline del Monferrato!

Lo yoga mi rende nervoso

Ho provato una lezione di yoga, trascinato da mia moglie. Risultato? Un culo cosi' (ok, sono arrugginito, ma era simile alla tortura, a tratti), dolori ovunque, sensazione di disagio esistenziale misto a sarcasmo, e un nervoso addosso che avrei fatto a botte. Rilassante!? Mi dicono che tira fuori dell'energia che va poi canalizzata opportunamente, sara'. A me e' venuta fame di cibo malsano, birra, cocacola, e voglia di musica punk'n'roll! Mi e' piaciuta la respirazione profonda, ma si stava trasformando in una imbarazzante russata...Meglio una sdraiata su una spiaggia semideserta in Sardegna, una passeggiata nei boschi, una nuotata, una corsa in un prato, una pennichella dopopranzo, una sana trombata, suvvia.
Ho capito che io (la mia mente) e il mio corpo siamo due entita' piuttosto separate, distinte, altro che mens sana etc. Il corpo e' uno sgabuzzino, una cantina, una dicarica, una vecchia macchina sporca a cui non cambi olio e acqua, basta che vada, finche' va. E la mente? "Guardate dietro ai vostri occhi chiusi? Cosa vedete?" Buio, colori psichedelici, forme indistinte, 'na paura: e chi ci vuole guardare? Che persona superficiale e incosciente che sono, neh?
Non so se ci torno, a yoga.

sabato 26 marzo 2005

A Pasqua si risorge, no?

Pasqua=passaggio=resurrezione. Ma per risorgere bisogna morire, piccolo particolare. Bene, in questi giorni qualcosa, una parte di me e' morta. Posso/voglio/so risorgere. Non voglio suonare sinistro ne' ermetico ne' imploso ne' avviluppato. Soltanto festeggio questo momento un po' magico e tragico che e' la Pasqua, ogni anno. Soprattutto da quando e' diventata la ricorrenza della morte di mio suocero, 2002, riposi in pace.
Come dicevano gli immortali versi del mortalissimo poeta? "Something must break now, this life isn't mine, something must break, I wait for the time". Sic.
Risultato della lettera a mio padre? Zero. "Bravo, scrivi bene". E' proprio vero che la maggior parte delle lettere le scriviamo a noi stessi. Io dovevo scriverla, quella lettera chiarificatrice, ma per me stesso, mi sa. Lo stesso vale per il mio prossimo cd (Pavese): lo faro' e lo terro' per me stesso. Basta promulgare, regalare, disperdere: chi lo vorra' se lo paghera'. Lo faccio per me.
Le poesie, le canzoni, i racconti, i blog: davvero vogliono comunicare ad altri, o sono solo specchi, polaroid rivolte verso se stessi? Nell'era della ipercomunicazione, la comunicabilita' e' finita, almeno per me.
Sto leggendo un libro micidiale, "La ferita dei non amati". Ma ne usciro' orgoglioso e sorridente.
Come sempre.

venerdì 18 marzo 2005

Nostalgia anni 80

Sara' la primavera, ma da un po' di giorni sono come ossessionato dalla musica degli anni 80. Il libro di Julian Cope, il programma tv di Ringo, la ristampa dei Crapping Dogs su cd da parte della Lanterna records di Fritz Barile, le voci di reunion dei Lost, il film sui Joy Division in lavorazione (www.corbijn.co.uk/agenda_index.htm), il tormentone-spot di Moby...Forse perche' il cuore e le orecchie, o meglio le orecchie del cuore si sono fermate la'. Oggi tutto sembra risaputo, gia' sentito, non sorprendente, non epocale. A ben pensarci, ci sono stati anni in cui uscivano in pochi mesi Clash, Bauhaus, Joy Division, Killing Joke, Gang of four, Wire, Siouxsie, Cure, U2, insomma, il confronto e' impietoso, per quanto uno si tenga aggiornato (grazie anche al ritrovato Mucchio mensile, www.ilmucchio.it) .
Pero', accidenti, sono venti, 20, anni fa! Pero' non c'erano gruppi italiani come Afterhours e Marlene kuntz, a ben pensarci.
OK, mi rituffo nel presente, che e' meglio.

giovedì 3 marzo 2005

Lettera al padre

In occasione del compimento del settantesimo anno di mio padre, gli scrivero' una lettera "definitiva", in cui mi tolgo rospi, dubbi e quant'altro: consiglio a tutti di farlo, e' un po' il bilancio di una vita e di un rapporto., una cosa importante e utile.
Ho sentito troppe persone commentare, alla morte dei propri genitori, "Avrei voluto dirgli tante cose...". Beh, io mi tolgo il pensiero subito, prima che la situazione precipiti (mio papa' ha il Parkinson, ma penso che vivra' ancora minimo 20 anni, che rendero' piu' sereni con la suddetta lettera).

martedì 1 marzo 2005

La neve, la montagna, Dio

Eccomi tornato dalla mia prima settimana (oddio, 5 giorni) bianca, bianchissima. Cosa mi sono perso, in tutti questi anni! Bellissimo, come un sogno un po' mistico! Faticoso, dovendo stare dietro ai bambini, ma fra qualche anno...L'anno prossimo ci torno, fisso. Visitate www.valdisole.net.
Pejo Fonti (o Peio, ad libitum) e' perfetta: piste "umane", gente simpatica non piu' italiane ma non ancora tedesche (quindi gentile, efficiente ma simpatica), possibilita' di trattamenti termali. La mattina a 2000 metri, sulle piste, a guardare Ale che scia e l'altro che slitta sulla "paletta" (vuole lo snowboard, 3 anni, capito il tipo? L'anno prossimo sciera' anche lui), il pomeriggio tardi alle terme, la sera a gustare la cucina locale a base di burro fuso, animali di montagna uccisi, spek ovunque, funghi (dei dolori al fegato...).
Ho capito alcune cose:
lo sci/snowboard (l'anno prossimo mi lancioanch'io) spesso e' un pretesto per l'alcolismo: "bombardini" alle 9 del mattino!?! Ok, fa freddo, ma...Il tasso etilico, fra grappe, birra, vini del posto, e' spesso alto, sulle piste, e la sera. Io no (straight edge!).
Poi: la neve, il freddo, la montagna, ti fanno riapprezzare l'eleganza cittadina, dato che sei costretto dal clima ad abbrutire il tuo look senza sentirti goffo o esagerato.
Poi: Genova ha un clima di merda. Al ritorno avevo piu' freddo in citta' che lassu', dove c'erano -5 gradi di massima (!). Vento odioso, citta' ingrata e avara, in tutti i sensi.
Poi: Dio abita in montagna! Ho fatto una gita solitaria a 2400, al mitico rifugio Doss dei Gembri, e sono andato in trance mistico-religiosa, in quel silenzio, sara' stata l'altitudine, ma che spettacolo. Certo e' che le intemperie inibiscono impulsi artistici-filosofici (a parte i momenti di estasi). Riflettendoci, a certe altezze ci sono bands, scrittori, pensatori, o solo sciatori, alpinisti, gente immersa nella natura? Mah!
Ma chissenefotte, diciamocelo...
Non vedo l'ora che arrivi il prossimo febbraio.

domenica 20 febbraio 2005

Settimana grigia, non bianca

Ieri dovevo partire per una settimana bianca a Pejo in Trentino (la mia prima: da ragazzo ero troppo impegnato ad ascoltare i Clash e Closer dei Joy Division nella penombra per partecipare al rito giovanile dello sci...), cosi' mio figlio Alessandro va a sciare e l'altro lo portiamo alle terme a sbloccare il naso, e noi ci togliamo da Genova. Questo il progetto. Realta': venerdi' Ale aveva la febbre a 38.5. Rimandata la partenza a oggi, ci alziamo e nevica di brutto (a Genova!), le autostrade sconsigliano il viaggio, e Alessandro va al Gaslini (dove se facessero una tessera-fedelta' vinceremmo minimo un televisore al plasma) per uno strano dolore alle gambe ("Ce lo porti a vedere, signora")....Ma possibile? Che debba restare in casa ad ascoltare i Joy Division anche a 40 anni, con la famiglia stupenda che ho? Ho il malocchio addosso?
Non mi rassegno, ma ho alcuni momenti di brutto scoramento. E anche oggi, comunque, non si parte.
Vediamo come va a finire, se mai inizia, la settimana grigiobianca.

venerdì 18 febbraio 2005

Consigli elettorali di Sanguineti

se tuo padre si e' consumato negli straordinari, e cosi' fu scostante e arido,
e tua madre si e' chiusa a stare in tinello, a cucinare e cuocere e cucire,
e tuo fratello, che aveva pure una testa, oggi e' un analfabeta di ritorno,
tu, vota comunista:
se hai la compagna, e non hai la tua casa, e i tuoi figli, cosi', non ti devono nascere,
e sei troppo stanco per parlare e per amare, quando hai mangiato un boccone, la sera,
e non dici piu' niente, nemmeno agli amici, perche' non c'e' niente piu', nella tua vita,
tu, vota comunista:
se un po' hai capito come funziona il mondo, che lo hai capito da solo, per forza, che se hai le scarpe, te le ha fatte qualcuno, che le sue scarpe sono peggio delle tue,
e per uno che ci diventa piu' umano, altri cento ci avranno fatto le spse,
tu, vota comunista:
(Edoardo Sanguineti, 1974)

giovedì 17 febbraio 2005

Musica nuova, musica vecchia

Allora, decido: almeno 1 CD novita' al mese me lo "devo"comprare. Vado dal fido Disco Club in Via San Vincenzo ad ascoltare il nuovo Low, promosso dal fido Mucchio. Eso dal luogo di culto (avete presente Alta fedelta' di Hornby?) con due cd: Sound affects dei Jam e Wild gift degli X, di 25 anni fa, tutto esaltato : ce li ho stampati nel cuore dei miei 17 anni, che emozioni, che ricordi (tristi)...Vado in macchina e mi canto a squarciagola gli Housemartins... Nostalgia canaglia? Possibile che per emozionarmi devo andare indietro? Le ultime novita' ad avermi "emozionato" sono state di Afterhours, Mark Lanegan e PJ Harvey. Boh, sara' l'eta', la gioventu' perduta.
Nel frattempo "passo le notti nero e cristallo a sceglier le carte che giocherei, a maledire certe domade che forse era meglio non farsi mai" (Afterhours).
Sto leggendo le memorie di Dylan, bellissime. Mi girano le palle che ora lui fa quello che avrebbe voluto fare l'impiegato, e Battiato si' cosi' per coltivare l'interiorita'...Ma andate a cagare! Che interiorita' coltivi con 10 ore di lavoraccio, moglie, figli, affanni finanziari, stanchezze esistenziali.
Dylan, Battiato: in minieraaa! ho le balle che fanno certe ruote sufi, la sera...

venerdì 4 febbraio 2005

Le domande dei bambini e Gaber

Faccio sentire Elvis a mio figlio (7 anni), poi vediamo Maradona alla TV, e lui mi chiede: "Papa', come mai si drogavano se erano cosi' bravi?". Vagli a dire che bisogna separare l'artista dall'uomo... Beh, gli ho detto che se provi la droga ti ammali, la devi prendere sempre, e muori. Niente male, eh? Speriamo che non mi diventi spacciatore non consumatore, pero'...

"E allora siamo un po' preoccupati per i nostri figli, ci spaventano i loro silenzi, i nostri sbagli. L'importante e' insegnare quei valori che sembrano perduti, con il rischio di creare nuovi disperati", il grande vecchio Gaber!
Recentemente Fini e compagnia bella hanno citato Gaber (oltre al solito Battisti) fra i preferiti: giu' le mani, fascisti in doppiopetto! Si', aveva la macchia di stare ancora con quel mostro forzista della Ombretta Colli (non poteva separarsi, misteri...), ma da qui a farne un cantore della destra...

mercoledì 2 febbraio 2005

Ciapaquay news

Sospese per tutto febbraio le registrazioni del mio nuovo disco, quello per cui la Einaudi mi ha dato il permesso di utilizzare certe poesie di Pavese. Paolo del Loud Studio va in Francia due settimane, quella dopo io vado in montagna (mi ci vedete? Io no, ma per i bambini si fa questo e altro...magari imparo lo snowboard, mi attira, ma sento che mi spacchero' la schiena o il c..., ho un presentimento). Il disco comunque e' bello pronto, solo da registrare: idee chiare e semplici. Poca roba, pulita, efficace. Meno e' meglio, il troppo stroppia. Penso che evitero' anche le tastiere, giusto qualche plin plin di piano, una riga di hammond, e basta. Certo Fossati vomitera', a sentire Pavese trattato in maniera cosi' minimale e rozza, amen.

lunedì 31 gennaio 2005

Come i film di Alberto Sordi?

Dunque, io odio parlare di politica. Ma fra poco ci saranno le elezioni regionali, qui in Liguria. Voglio solo dire che a furia di votare tappandomi il naso mi verra' un embolo. Si', perche' il mio candidato, stimata persona che conosco quasi personalmente (lo zio di mia moglie lo scarrozza in giro), ha accolto a braccia aperte tra le sue fila di centrosinistra (e c'e' anche Rifondazione! Imbarazzante) l'ex-coordinatore di Forza Italia ligure, fino a pochi mesi fa nella giunta di destra. E basta! Che bisogno c'era? Porta voti dal centro, ma li toglie a sinistra! Cosa siamo, in un film di Alberto Sordi (ricordate Nanni Moretti in Ecce bombo?), tutti uguali, destra e sinistra, tutti bravi e buoni? Che schifo, che angoscia. Mi viene voglia di non votare, tanto "sono tutti uguali". Ma so che non e' cosi', e votero' per il meno peggio. La solita pena, il solito naso tappato, la solita merda.

Top 2004

Ed ecco le classifiche del mio 2004.
I CD piu' ascoltati: Mark Lanegan "Bubblegum", Social Distortion "Sex, love and rock&roll", Interpol "Antics", i ritorni di Cure, Stan Ridgway e Morrissey (il cuore e' negli anni 80, c'e' poco da fare), la riedizione di "Londo calling" dei Clash, PJ Harvey "Uh huh her", Afterhours "Germi". Su tutti ovviamente il mio "Le canzoni nel cassetto", che potete assaggiare presso http://stage.vitaminic.it/franco_zaio.
I libri: tutto di Cesare Pavese, "L'epoca delle passioni tristi", "La saggezza dei tempi" di Wayne Dyer, "Psicosoma" (Astrolabio), "Lo psicanalista portatile", "La neve se ne frega" di Ligabue.
Hey, NON sono consigli per gli acquisti (visto il lavoro che faccio...lavoro da Feltrinelli, per chi non lo sapesse). E' solo una polaroid di me.
I film visti che mi sono piu' piaciuti: Un giorno di ordinaria follia, La signora ammazzatutti, Piazza delle cinque lune, L'ora di religione, Spiderman 1/2, Caterina va in citta', Fahrenheit 9/11, Koda fratello orso (ehm...).
Preferenze TV: Letterman, Sky Cinema, Sex and the city, Gene Gnocchi, Brand:new, Markette, Disney Channel (ehm...).

Volete visitare un blog davvero sfizioso, multimediale, completo, in poche parole figo? http://eustonstation.blogspot.com, della mia vecchia collega Simona Siri, ora brillante giornalista "mondana" (nel senso che esce molto la sera, e ne scrive). Ciao Simo, sei ancora un mito per me e la Daniela (che aspetta il secondo figlio!).

Da un mesetto ho riscoperto la carica, l'energia del punk-rock&roll, ma anche dell'hardcore italiano, quello per cui mi feci la cresta e compromisi i miei rapporti con la societa' perbene della Genova anni 80. Gli Indigesti! I Peggio Punx! I Crass! I Discharge! I Ramones! I Clash! I Dead Kennedys! I Minor Threat! Oh, vado come una lippa quando li riascolto. Non ho fatto carriera, per cosi' dire, forse anche per causa loro, ma "ho il sospetto che quelle esperienze mi abbiano donato uno scarto di sensibilita', un moltiplicatore di emozioni, qualcosa che mi rende piu' triste quando sono triste e piu' felice quando sono felice" (Silvio Bernelli, ex-bassista di Declino e Negazione, nel suo bel libro "I ragazzi del mucchio", edizioni Sironi, consigliato per chi volesse capire "quegli" anni 80). E spesso quella musica, quella rabbia, quelle energie sono state il mio salvagente, quando stavo per annegare fra i 15 e i 20 anni. "Do they owe us a living?"...

giovedì 13 gennaio 2005

Bilanci e classifiche

Eccomi qui nel 2005. Fatti i propositi, i bilanci, definiti gli obiettivi da "flaggare" a fine anno?
Il mio capodanno e' stato tragicomico: non toccavo alcool da 15 mesi (primo settembre 2003), e il primo mi si sono gonfiate le vene sulle tempie che sembravano scoppiare, una paura fottuta. Al pronto soccorso mi hanno detto (ma me l'aveva gia' detto l'omeopata) che ho sviluppato una forte intolleranza all'alcool, una specie di allergia. Mai piu'! Aggiungiamo che bere mi fa dire e fare cose di cui mi pento, mai che mi abbia fatto fare qualcosa di piu' di una bravata. Straight edge, linea diritta. Solidarieta' agli indiani d'America, e la loro "acqua di fuoco" e' anche la mia.
Bloggo poco, neh? Ho il pc in camera dei bambini, mia moglie dice che e' nocivo nel raggio di due metri (ma e' vero?), e quando scrivo? Nel giorno di riposo, si fa per dire, infrasettimanale.
Un saluto a Nicoletta Parisi, www.nicolettaparisi.it, esimia collega che se ne e' andata da Genova per fare carriera.
In questi giorni ascolto solo Social Distortion, www.socialdistortion.com, e' piu' forte di me. Dear lover, When the angels sing, Reach for the sky, Winners and losers: ascoltate e capirete.
Nel prossimo post le classifiche del 2004, postatemi le vostre!