sabato 28 settembre 2013

Effetti Placebo



Mi piace tanto anche il secondo singolo del nuovo disco dei Placebo, sia la musica che le parole (sembra quasi che io e Molko siamo arrivati a riflessioni-conclusioni molto simili, ma non ho questa presunzione, forse lui parla di extraterrestri...sta di fatto che in questi giorni ho letto ben due intensi saggi sull'amore, di Badiou e Marzano, ne riparlero'). Suonano a Bologna a novembre: mi prenderei già i biglietti, se solo sapessi cosa farò (cosa sarò) a novembre...

venerdì 27 settembre 2013

Alba o tramonto, non importa

In fin dei conti poi un tramonto e' un'alba guardata al contrario, in rewind. Ora ho la saggezza e l'esperienza per non lasciarmi deprimere dai tramonti (assistere all'alba, e non come in Ecce bombo, per me e' sempre un rito rigenerante quasi pagano). Devo ringraziare il piccologrande Matteo Zaio, che a 12 anni fa certe foto dal finestrino della macchina sull'autostrada in Padania (giusto per citare l'amata canzone degli Afterhours). E ringrazio chi mi vuole bene, e chi rende la mia vita cosi' bella. Cerchero' di ricompensarvi. Così come cercherò di perdonare, dimenticare o punire chi mi ha fatto del male.
  
  



giovedì 26 settembre 2013

The Inner Light





Senza uscire di casa
Posso conoscere tutte le cose della terra
Senza guardare fuori dalla finestra
Potrei conoscere le vie del cielo

Più lontano si viaggia
Meno si conosce
Meno si conosce veramente

Senza uscire di casa
Puoi conoscere tutte le cose della terra
Senza guardare fuori dalla finestra
Potresti conoscere le vie del cielo

Più lontano si viaggia
Meno si conosce
Meno si conosce veramente

Arriva senza viaggiare
Vedi tutto senza guardare
Fai tutto senza fare

giovedì 12 settembre 2013

Sybil : Asleep (1997)


La più bella ninna-nanna di sempre, grazie agli Smiths (best lullaby ever, thanks to The Smiths).

Sybil : I love you (1997)


A parte la cantante in trance mistica, il bassista in posa serissima, il chitarrista con la maglietta dei J Church, è davvero notevole il batterista :-))

sabato 7 settembre 2013

Serenità, coraggio, saggezza

Alla soglia dei 50 anni, un curioso sentimento di fatalismo sorridente, che assomiglia alla saggezza ma anche alla rassegnazione. Accettare quello che (mi) succede, per quanto non passivamente, accettare i limiti e perdonarmi gli errori (questa è la cosa più difficile). Come diceva quel tale: comincio ad avere la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso cambiare, e la saggezza di distinguerne la differenza.

giovedì 5 settembre 2013

Meglio pochi amici veri


Sicuramente una delle canzoni dell'anno, per me. Come sono lontani i tempi di Facebook. Quando avevo "troppi amici (1400!), troppe persone che non ho mai incontrato, e per cui non ci sono mai stato, perchè non ci sarò mai". Quando sono uscito da Facebook sono praticamente sparito, morto, per almeno 1200 dei cosiddetti "amici". Amico su facebook NON corrisponde ad amico nella realtà. Come se fosse un'altra vita, un altro mondo.
A volte mi viene il pensiero di riconnettermi per contattare persone lontane (Sardegna, Inghilterra), ma poi mi ricordo che ci sono Skype e Whatsapp, se non il telefono, per comunicare direttamente e più "sinceramente", senza ansie o preoccupazioni da pubblicazione pubblica.
E questo blog, allora? E' una specie di diario, una "egozine", come direbbe il buon Labranca, senza ambizioni nè smanie di comunicazione o letteratura o cronaca o chissa' cosa.




domenica 1 settembre 2013

No job, no future


E come Bentornato dalle vacanze la notizia che un mio amico, padre di due figli come me, si e' tolto la vita perche' stava perdendo il lavoro come successe a me giusto un anno fa. Era una persona molto gentile, sorridente, simpatica, colta, molto responsabile e attaccata al lavoro dell'azienda di cui era dipendente. Non ha avuto la forza di reagire alla sventura che sta colpendo tante, troppe persone. Perdere il lavoro e' una esperienza devastante, soprattutto se non ci sono premesse e giustificazioni fondate economicamente (come quando si delocalizzano aziende in attivo, o si licenzia per questioni personali non professionali, tanto l'articolo 18 e' un ricordo del secolo scorso). So che e' populismo sbagliato e folle, ma io sento sempre piu' spesso frasi tipo "Ci vorrebbero le Brigate Rosse" o "Bisognerebbe farsi giustizia da soli", anche da persone che sembravano ragionevoli e moderate, prima che dei bastardi pisciassero sul loro passato, uccidendo il loro presente, svuotando il loro futuro. 
Ciao M, riposa in pace.