venerdì 24 gennaio 2014

Quello che non c'è



Canzone degli Afterhours.

Voce commossa di Francesca "Anais" Pongiluppi.

Chitarra sommessa e stentorea di Franco Zaio.

E'già passato un anno: mi sembrano cinque.




lunedì 20 gennaio 2014

Anche se non è il caso


Anche se non è il caso, continuo a svegliarmi prestissimo la mattina.
Anche se non è il caso, continuo a pensare che le cose miglioreranno.
Anche se non è il caso, continuo ad annotare tutto e niente su un diario.
Anche se non è il caso, continuo a scrivere qui.
Anche se non è il caso, ho rimorsi stupidi e rimpianti inutili.
E il caso non esiste.

giovedì 16 gennaio 2014

Onesta mente


Ascoltata mentre portavo a scuola mio figlio stamattina, dopo un servizio alla radio sull'evasione fiscale. Abbiamo concordato su due cose: 1 gli Editors sono uno dei gruppi contemporanei più "fighi" (per quanto si rifacciano ai migliori anni 80, quelli che ho sempre dentro), 2 l'Italia non è un posto per gente onesta. L'onestà, lo stare alle regole, la disciplina, il sacrificio: qui servono a poco, anzi a volte sono controproducenti.
Ho la forte sensazione che mio figlio emigrerà, appena possibile, in qualche altro Paese più "civile" e meno "degradato" (come dice lui).

mercoledì 15 gennaio 2014

Disconnect


Certo che è un po' contraddittorio e faticoso pubblicare un post dopo la visione di Disconnect, film che mi è piaciuto tanto (una specie di America oggi ai tempi di internet, anche se il regista non vale Altman, certo) ma che mi ha anche causato una discreta angoscia, sia come padre, sia come internauta  "scottato" da esperienze deludenti quando non deleterie. Dopo questo film viene voglia di disconnettersi da internet, uscire da tutti i social, per paura di essere controllati (ma quale privacy!), sfruttati (delinquenti che si impadroniscono dei tuoi dati e soldi), danneggiati (da bufale, dicerie, falsità), umiliati (nei sentimenti che ci si illude di condividere on line). Eppure internet è anche un mezzo potenzialmente grandioso, bellissimo, di conoscenza (cultura e informazioni) e comunicazione (penso a chi ha amici e parenti lontanissimi). Una cosa è certa: è pericolosissimo affidare alla rete la comunicazione delle proprie confidenze e dei propri sentimenti, a meno di essere per nulla sinceri. Ma l'amicizia senza sincerità che amicizia è? Ci sono tantissime persone che su internet (soprattutto Facebook) SONO in un modo, e nella vita di tutti giorni sono tutt'altro: altre persone. Poi ci sono quelle che vivono in funzione della loro vita virtuale, gente che qualunque cosa fa o pensa la posta subito sul suo profilo-vetrina, testimonianza e prova avvalorante di esistenza.
E io, perchè pubblico al mondo queste mie riflessioni? Anche questo blog è una vetrina, una forma di autoconferma, una testimonianza? Mah, veramente volevo solo segnalare un bel film, che si chiude tra l'altro con Tornado di Jonsi dei Sigur Ros...No, non sono Blogger, Facebook, Twitter, Instagram, i (non)luoghi e i modi per vivere meglio e conoscere se stessi e gli altri.  

martedì 7 gennaio 2014

Ora sì


Ora sì che vediamo cosa porta quest'anno. O cosa mi so far dare, cosa so prendermi. La prima settimana del mio 2014 è stata bellissima: capodanno romantico, tre giorni di "vacanza" a Bologna (dove mio figlio faceva un torneo di basket), il giorno della befana, ma ora abbiamo impacchettato i festoni e l'albero. Ora sì che si torna alla normalità, ora sì che affrontiamo l'anno nuovo. Ora sì che cominciamo a preoccuparci. Ma come dicevo a fine anno: non posso non dirmi ottimista, non posso non esserlo.

mercoledì 1 gennaio 2014

Un anno da eroi


Prima canzone ascoltata, per caso alla tv stanotte, quest'anno: Heroes, di David Bowie. Il Duca bianco, ineffabile, sottile ed alieno davanti a un fascio di luce nebbiosa mi diceva che possiamo essere eroi, forse anche per più' di un giorno, aggiungo io. Ho sempre fatto caso alle prime canzoni delle giornate, quando sali in macchina e accendi la radio, oppure ce le hai in testa la mattina al risveglio. Stamattina, primo risveglio dell'anno, mi sono svegliato, ho preso la chitarra, e ho strimpellato You can't always get what you want, degli Stones. Non si puo' sempre avere quello che si vuole. Ma dice anche: se ci provi, qualche volta potresti scoprire che hai quello di cui hai bisogno. Mi è' sembrato un'ottimo modo di iniziare l'anno. Sapere che posso essere un eroe, ma anche che bisogna capire di che cosa si ha davvero bisogno, e cosa ci basta. Non tutto quello che si vuole ci fa bene, anzi.